Per gli elettori residenti ed iscritti all’A.I.R.E. che non abbiano optato per il voto a favore dei candidati locali estoni, nonché per gli elettori temporaneamente all’estero per studio o lavoro e dei loro familiari conviventi che, pur avendo chiesto di votare presso la sezione elettorale istituita da questa Ambasciata, intendano poi recarsi, invece, in Italia per il voto, l’art. 38 della Legge 18/1979 stabilisce che, se rimpatriano, possono esprimere il voto presso la sezione nelle cui liste elettorali sono iscritti. A tal fine, essi devono comunicare entro il giorno precedente quello della votazione, al Sindaco del Comune nelle cui liste sono iscritti, che intendono votare nel Comune stesso. Il Sindaco dà atto di tale comunicazione in calce al certificato elettorale. Di tale annotazione il Presidente dell’Ufficio Elettorale di sezione prende nota accanto al nominativo dell’elettore, nelle liste della sezione.
Sulla base di quanto sopra, l’elettore che intenda avvalersi di tale possibilità deve presentare domanda al Sindaco del Comune nelle cui liste elettorali è iscritto, esibendo il certificato elettorale inviatogli dal Ministero dell’Interno all’indirizzo estero, sul quale il Sindaco appone l’annotazione relativa.
Se l’elettore non è in possesso del certificato elettorale, stante la norma citata, non potrà essere ammesso al voto in Italia.
Si precisa, pertanto, che solo successivamente alla ricezione del certificato elettorale presso l’indirizzo estero, l’elettore (residente o temporaneo) potrà avvalersi della possibilità di recarsi a votare in Italia.
Nel caso in cui un elettore residente non riceva il certificato elettorale al proprio domicilio e intenda recarsi a votare in Italia, dovrà mettersi in contatto con l’Ufficio Consolare di questa Ambasciata, al fine di richiedere un duplicato del certificato elettorale ovvero, qualora non presente nell’elenco elettori di questa Ambasciata, potrà mettersi in contatto con il Comune per verificare se egli sia presente nelle liste elettorali come cittadino tuttora residente nell’anagrafe della popolazione di quel Comune e, in tal caso, recarsi a votare in Italia senza ulteriori adempimenti.