Il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, in collaborazione con l’A.C.I. (Automobile Club d’Italia) e d’intesa con il Ministero degli Affari Esteri ha definito una nuova e più agevole procedura per la radiazione dal P.R.A. (Pubblico Registro Automobilistico) di autoveicoli italiani esportati definitivamente ed immatricolati all’estero.
Si riporta qui di seguito quanto specificato dall’Automobile Club d’Italia (A.C.I.):
INOLTRO RICHIESTE FORMALITÀ RADIAZIONE PER DEFINITIVA ESPORTAZIONE ALL’ESTERO INOLTRATE TRAMITE UFFICI CONSOLARI.
In caso di richiesta di formalità di radiazione per definitiva esportazione all’estero, l’Ufficio Consolare dovrà scannerizzare in formato Pdf ed inviare tramite PEC all’Ufficio Provinciale del P.R.A. competente la seguente documentazione:
1. Nota di presentazione della formalità: in presenza di Certificato di Proprietà (CdP) come nota viene utilizzato il retro del CdP, in assenza di CdP deve essere utilizzata la nota NP3 C in doppio originale, scaricabile dal sito www.aci.it/servizi/guide-utili/guida-pratiche-auto/modulistica. La nota deve essere compilata e sottoscritta dall’intestatario/avente diritto.
2. Fotocopia della carta di circolazione estera emessa dallo Stato dove il veicolo esportato è stato reimmatricolato o attestazione di avvenuto ritiro della carta di circolazione italiana a seguito di reimmatricolazione estera rilasciato dalle autorità competenti. Se il veicolo è stato esportato in un Paese extra UE occorre anche la traduzione asseverata dei suddetti documenti.
3. Carta di circolazione italiana in originale: i Paesi UE ritirano sempre la carta di circolazione in originale in sede di reimmatricolazione del veicolo. I Paesi extra UE, invece, in alcuni casi possono restituire la carta di circolazione originale italiana. In questi casi l’Ufficio Consolare ritira il documento e provvede alla distruzione utilizzando il modello all. 1 che inviera al P.R.A.
4. Certificato di Proprietà (CdP)/Foglio Complementare: se il CdP è stato ritirato dall’autorità estera che ha reimmatricolato il veicolo, in caso di esportazione in un Paese UE è sufficiente indicare sulla nota che il veicolo è stato reimmatricolato. Se il veicolo è stato esportato in uno Stato extra UE va allegata una dichiarazione sostitutiva di atto notorio in cui si dichiari che il CdP è stato ritirato dalle autorità estere.
5. Targhe: in caso di radiazione effettuata dopo la reimmatricolazione all’estero non è necessario restituire le targhe originarie italiane. Qualora però la parte presentasse al Consolato le targhe italiane, perchè le Autorità estere le hanno restituite alla parte in fase di reimmatricolazione, è necessario provvedere al ritiro ed alla distruzione che avverrà a cura del Consolato, il quale invierà al P.R.A. una dichiarazione di avvenuto ritiro e distruzione utilizzando il modello all. 1.
6. Titolo di vendita: se la radiazione è presentata da un soggetto non intestatario al P.R.A. dovrà essere allegato il titolo di vendita in originale.
7. Fotocopia documento di identità/riconoscimento.
8. Copia della ricevuta del vaglia internazionale o del bonifico bancario.
Per le coordinate bancarie e gli esatti importi degli oneri in vigore, oggetto di periodici aggiornamenti, si prega di voler consultare il sito www.aci.it (htpp://www.aci.it/i-servizi/guide-utili/guida-pratiche-auto/esportazione.html)