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Assistenza ai cittadini all’estero

Il servizio di assistenza sociale è destinato ai cittadini italiani che versano in una situazione di indigenza. I cittadini italiani possono ricevere dal Consolato un aiuto economico o di altro tipo per superare una momentanea difficoltà. Per informazioni piu’ dettagliate in questo settore vedasi il seguente link.

ASSISTENZA SANITARIA

Nella Repubblica dell’Estonia, paese membro della Comunità Europea, è riconosciuta la tessera sanitaria italiana, che dà diritto all’assistenza sanitaria per le sole emergenze.

ASSISTENZA ECONOMICA

L’ufficio consolare di questa Ambasciata può erogare un sussidio al cittadino italiano residente stabilmente nella circoscrizione consolare e che si trovi in una situazione di comprovata eccezionale necessità, come un ritardo nell’arrivo dell’assegno di assistenza governativa, disabilità, condizioni mediche particolari che comportano speciali spese mediche, dietetiche o farmaceutiche non coperte dall’assistenza locale, eccetera. Il connazionale indigente dovrà appunto provare, all’occorrenza, la sua condizione di eccezionale necessità esibendo la documentazione che gli verrà richiesta. I sussidi non possono superare il limite massimo stabilito dalle disposizioni ministeriali. In questo tipo di assistenza rientra anche il rilascio gratuito del passaporto italiano a cittadini in difficoltà economiche. Il cittadino italiano in transito, che abbia subito il furto di denaro o altri documenti, può anche richiedere l’erogazione di un prestito con promessa di restituzione allo Stato italiano. La concessione del prestito è subordinata alla valutazione dell’ufficio consolare di questa Ambasciata. Per ulteriori informazioni rivolgersi direttamente all’Ambasciata d’Italia in Tallinn oppure consultare il sito del Ministro degli Affari Esteri e per la Cooperazione Internazionale.

PRESTITI CON PROMESSA DI RESTITUZIONE – CAMBIAMENTO MODALITA’ DI RIMBORSO

In ottemperanza all’obbligo di adesione alla Piattaforma Incassi, dal 30 giugno 2024 le modalità di rimborso dei prestiti con promessa di restituzione concessi ai sensi dell’art. 24, comma 2, del D. Lgs n.71 del 3 febbraio 2011 sono cambiate.

E’ ora possibile restituire i prestiti concessi esclusivamente attraverso le seguenti modalità:

  1. a)   presso gli Uffici Postali, rivolgendosi all’operatore di sportello;
  2. b)   tramite il sito poste.it;
  3. c)    presso l’Ufficio Consolare che ha concesso il prestito oppure, all’occasione, presso un qualsiasi altro Ufficio Consolare.

Al seguente link le istruzioni dettagliate su come effettuare il rimborso tramite le Poste italiane.

Per ogni ulteriore chiarimento si potrà contattare l’Ufficio I della Direzione Generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie al seguente indirizzo di posta elettronica: dgit-01@esteri.it.

RIMPATRI E RIMPATRI SANITARI

Un settore particolarmente delicato dell’attività di assistenza ai cittadini italiani all’estero riguarda il rimpatrio dei connazionali che si trovino in Paesi stranieri in situazioni di gravi difficoltà, non superabili in loco. Gli interventi della Farnesina, in collaborazione con gli enti territorialmente competenti (Prefetture, Questure, Comuni, Unità Sanitarie Locali, Servizi Sociali), riguardano:

  • connazionali emigrati, che si trovino nella necessità di rientrare in Italia in via definitiva per motivi economici o sanitari;
  • minori in stato di abbandono;
  • malati di mente (la procedura in questo caso è assai complessa, perché richiede la presenza di uno o più accompagnatori qualificati, nonché il reperimento di ospedali specializzati);
  • cittadini italiani al termine della detenzione o espulsi;
  • anziani soli per i quali venga richiesto il ricovero in case di riposo in Italia;
  • ammalati gravi che non possono essere curati in loco per mancanza di idonee strutture.

I rimpatri a carico dell’Erario sono limitati ai casi di comprovata indigenza verificati dalla rete diplomatico-consolare; in tutti gli altri casi il rimpatrio avviene previa sottoscrizione di prestiti con promessa di restituzione all’Erario.

RIMPATRIO DELLE SALME

Perdere una persona cara è sempre motivo di grande dolore, ma se questo dovesse succedere all’estero, al dolore si aggiunge la necessità di risolvere alcuni problemi pratici.

Qui di seguito diamo delle indicazioni sulla soluzione di tali problemi.

Per il rimpatrio della salma, una volta contattata la Rappresentanza italiana all’estero, sarà inoltrata una richiesta al competente Comune italiano per ottenere il “nulla osta all’introduzione della salma”. Avuto il “nulla osta” dal Comune, l’agenzia di pompe funebri, incaricata dai familiari del rimpatrio a proprie spese della salma, potrà procedere.

E’ peraltro possibile rivolgersi alle Regioni ed agli enti locali per eventuali rimborsi o contributi.

In caso di decesso di connazionali residenti all’estero in stato di accertata indigenza, il Consolato o l’Ambasciata contattati potranno prestare assistenza ai familiari indigenti, residenti all’estero, del connazionale deceduto, mediante rimborso totale o parziale delle spese funebri sostenute in loco, regolarmente documentate.

PROTEZIONE CONSOLARE

Nell’ambito della protezione e dell’assistenza consolare, numerosi interventi riguardano i cittadini che incorrano in problemi con la giustizia locale o che rimangano coinvolti in incidenti; il rimpatrio delle salme; la ricerca di connazionali che non danno più notizia di sé; l’assistenza a genitori italiani ai quali il coniuge straniero o doppio cittadino abbia sottratto un figlio, portandolo con sé all’estero.

Per gli incidenti occorsi all’estero, le Rappresentanze diplomatico-consolari si assicurano che i cittadini ricevano adeguati trattamenti medici in loco, che vengano debitamente informati i familiari e che venga fornita ogni possibile assistenza in caso di necessità di trasferimento in Italia.

Nel caso in cui un connazionale sia arrestato in un paese straniero, il Consolato può:

– effettuare visite consolari al detenuto;
– indicare un eventuale legale;
– curare i collegamenti con i familiari in Italia;
– provvedere ad assicurare al detenuto, quando necessario e consentito dalle norme locali, assistenza medica, alimenti, libri e giornali;

– intervenire per il trasferimento in Italia, qualora il connazionale sia detenuto in Paesi aderenti alla Convenzione di Strasburgo sul trasferimento dei detenuti o ad accordi bilaterali ad hoc;
– intervenire, in particolari casi, per sostenere domande di grazia, su basi umanitarie.

Il Consolato non può:
– intervenire in giudizio per conto del connazionale;
– pagare le spese legali del detenuto.

LA SOTTRAZIONE INTERNAZIONALE DI MINORI

La problematica della sottrazione internazionale di minori ha assunto negli ultimi tempi una rilevanza crescente, sia per l’aumento di separazioni, spesso conflittuali, fra persone di diversa o doppia cittadinanza, sia per la maggiore sensibilità con la quale il problema è avvertito nel nostro Paese.

Il solo strumento cogente a disposizione del genitore connazionale per il recupero del minore è la Convenzione dell’Aja del 25.10.1980 (Autorità Centrale per l’Italia è il Dipartimento Giustizia Minorile presso il Ministero della Giustizia). In caso di non applicabilità della Convenzione, il Ministero attua appieno le sue funzioni istituzionali modulando gli interventi in relazione alla specificità dei casi.

RICERCHE DI CONNAZIONALI ALL’ESTERO

Sulla base della Legge 675/96 sulla riservatezza dei dati personali, nessun ente pubblico può diffondere informazioni su persone a privati cittadini senza il consenso degli interessati.

Pertanto, una volta individuata la persona cercata, il Ministero degli Affari Esteri chiede il consenso dell’interessato/a ad informare chi ha inoltrato la richiesta di notizie.

E’ inoltre necessario accertarsi caso per caso della legge applicabile localmente.

Entro tali limiti normativi è possibile attivare una ricerca inviando una mail al seguente indirizzo: consolare.tallinn@esteri.it. Per ulteriori informazioni rivolgersi direttamente all’Ambasciata d’Italia in Tallinn oppure consultare il sito del Ministro degli Affari Esteri e per la Cooperazione Internazionale.